- Sicilia
anno 2021
Palazzo Spadaro Libertini
Dal 23-05-2021
Descrizione
Visita che comprende la corte, lo scalone di ingresso e i saloni di rappresentanza
Dimora
Il Palazzo è costituito da un quadrilatero in stile barocco ricostruito dopo il parziale crollo dovuto al terremoto del 1693, il cui ingresso principale si trova in Via San Bonaventura nr 22, via centralissima posta alla sinistra della famosa scalinata di S. Maria del Monte. È uno dei palazzi più antichi di Caltagirone, ricostruito su un impianto preesistente cinquecentesco riconducibile al palazzo non finito appartenuto a Bonaventura Secusio, vescovo di Catania e diplomatico nato a Caltagirone nel 1558. I lavori di ricostruzione vennero iniziati nel 1725 da Barbaro Maggiore Marchese di Santa Barbara e conclusi nel 1732. Nel 1871 un discendente di Barbaro Maggiore vende la maggior parte del Palazzo al parente Michelangelo Libertini dei Baroni di S. Marco, Patrizio di Caltagirone, il quale ne fa, al piano nobile di quello che oggi è il numero civico 22, la propria fastosa dimora che arreda con infissi laccati bianco e oro e mobili prodotti in Francia al pari di damaschi e tappeti Aubusson che vengono ordinati rispettivamente alle manifatture tessili vicino a Versailles e a Aubusson appositamente per i saloni ai quali sono destinati. Le volte dei Saloni, il cui impianto è stato rimaneggiato rispetto a quello originario dei Maggiore, sono state fatte decorare dai migliori artisti locali e arricchite da pitture di Francesco Vaccaro, appartenente alla rinomata famiglia di artisti calatini, autori di opere presenti nelle chiese e musei di Caltagirone sino al territorio del ragusano. Da Michelangelo Libertini la proprietà del Palazzo passerà ai figli Gesualdo, importante politico a livello regionale e Senatore del Regno Sabaudo, e Francesca sposata con il Commendatore Salvatore Spadaro di Passanitello appartenente alla omonima famiglia baronale. In assenza di discendenti diretti il Sen. Gesualdo Libertini lascerà tutto il patrimonio ed il Palazzo al nipote Francesco Spadaro di Passanitello, figlio della sorella Francesca, insigne storico, araldista e archeologo nonché indimenticato sindaco di Caltagirone. Il Palazzo che prima veniva chiamato Palazzo Libertini prenderà il nome di Palazzo Spadaro Libertini o Palazzo Spadaro per brevità. Nei Saloni di Rappresentanza, si tennero nella seconda metà del Settecento le riunioni della colonia arcadica fondata a Caltagirone dal figlio di Barbaro Maggiore, Giuseppe ed in seguito divennero il salotto politico e culturale del Sen. Libertini, uomo politico di spicco e benemerito, morto nel 1948. In seguito, per scelta della proprietà, i Saloni del Palazzo sono diventati sede di primarie istituzioni e, anche nell’ambito di tale destinazione, hanno accolto personalità di rilievo del mondo della letteratura e della politica non solo siciliane ma anche di livello nazionale”. L’Arch. Alvise Spadaro Gravina noto storico dell’arte, grande conoscitore di Caravaggio, ha “ceduto il testimone” di tutta la parte di rappresentanza del piano nobile quale parte di rilevante pregio artistico, storico e culturale del Palazzo (per merito della quale nel 2001 il Palazzo è stato dichiarato bene monumentale di rilevante interesse artistico) alla cugina Lara Marina Gravina del ramo di Belmonte Beaumont. Nell’ambito, quindi, di un passaggio generazionale in famiglia che vede legate da stretti vincoli di parentela le quattro famiglie che si sono succedute nella proprietà del Palazzo ossia i Maggiore, i Libertini, gli Spadaro e i Gravina, l’Avv. Lara Marina Gravina di Belmonte, nata a Milano ed ivi abitante ma profondamente legata alle radici e tradizioni millenarie siciliane della Famiglia Gravina, insieme alla propria madre Gemma ha, completato con successo il ripristino integrale di tutta la parte di Rappresentanza.