XIV GIORNATA NAZIONALE - DOMENICA 26 MAGGIO 2024 - QUI L'ELENCO - Veneto
anno 2024
Villa Brunelli Bonetti detta "Veronica"
Dal 26-05-2024
Descrizione
Visite guidate con informazioni storiche, architettoniche e botaniche. Il percorso proposto attraversa il piano terra della villa, la barchessa, il giardino fiorito e l'hortus con peschiera. Orario di apertura dalle 9.30 - 13.30. Le visite guidate inizieranno alle 9.30, 10.30, 11,30, 12.30. Massimo 10 persone per turno di visita. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA tramite il modulo qui a fondo pagina.
Dimora
"La storia di Villa Veronica è declinata in linea femminile. Il suo stesso nome ricorda tre storiche padrone di casa. La prima è Veronica Fracanzani, moglie del proprietario Bonifacio Gonzati di Vicenza. La villa fu poi ereditata dalla nipote Veronica Franzani alla fine del '700. Passò quindi alla nipote di questa Veronica Maffei, donna moderna e indipendente dell'800. Veronica Maffei lasciò la villa al cugino Bruno Brunelli Bonetti, che all'epoca aveva appena nove anni. La scelta fu lungimirante perché quel bambino divenne uomo di cultura tra i maggiori del suo tempo. Bruno Brunelli Bonetti (1885-1958). Storico della letteratura e dell'arte, critico teatrale e proprietario di Villa Veronica. Profondo conoscitore della cultura settecentesca, i suoi temi prediletti erano la storia del teatro e le memorie di Casanova. Fu direttore della "Collezione settecentesca" per le edizioni Mondadori. Nel 1954, pubblicò l'opera omnia di Pietro Metastasio per i Classici italiani della Mondadori. Fu il primo a tradurre in prosa italiana il Peer Gynt di Ibsen (1909). Con "Le idee di Bernardo Shaw" (1921) contribuì alla conoscenza in Italia anche dell'autore irlandese. Il suo lavoro su "I teatri di Padova dalle origini alla fine del secolo XIX" (1921) rimane tra i più rilevanti contributi alla storia dell'arte teatrale in Italia. Riscoprì l'importanza delle Ville Venete, pubblicando già nel 1931 il saggio "Ville del Brenta e degli Euganei", insieme ad Adolfo Callegari. E per questo venne chiamato da Giuseppe Mazzotti come curatore delle Ville della Provincia di Padova nello storico catalogo "Le Ville Venete" del 1952. Si dedicò alla tutela e al recupero dei beni culturali dopo le guerre mondiali e promosse il turismo culturale nel Veneto."