- Toscana
anno 2021
Castello di Montecchio Vesponi
Dal 23-05-2021
Descrizione
Dalle 14 alle 18 sarà possibile accedere liberamente alla parte bassa del giardino e ammirare il castello e il suo giardino dal suo interno, incontrando anche la proprietaria e gli archeologi dell’Associazione InCastro che hanno compiuto scavi al suo interno. La visita si svolgerà totalmente all’aperto ed è libera. La prenotazione è obbligatoria per i seguenti turni di visita: ore 14:00, 15:00, 16:00 e 17:00; i turni sono di 45 minuti ciascuno in modo da permettere il deflusso delle persone ed evitare code all’ingresso. Norme per l’ingresso: - Non è consentito l’accesso a persone con temperatura > 37,5°C o con sintomi influenzali o tosse, a persone sottoposte a quarantena e a persone che abbiano avuto contatti con persone affette da Covid-19 nei 15 giorni precedenti alla visita. - E’ necessario indossare sempre la mascherina a protezione delle vie aeree (salvo bambini sotto i 6 anni) e provvedere all’igienizzazione delle mani prima e dopo la visita. - E’ necessario mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,80 metri per tutto il percorso della visita, meno che tra persone dello stesso nucleo familiare/conviventi. - Si raccomanda di fare particolare attenzione ad evitare assembramenti al parcheggio e al momento dell’arrivo e dell’uscita dal castello. - E’ necessario attenersi strettamente a tutte le indicazioni che verranno comunicate in ogni momento della visita dagli operatori. Per la sicurezza di tutti i partecipanti, gli operatori potranno chiedere di abbandonare il sito a chi non dovesse rispettare tali indicazioni.
Dimora
Montecchio Vesponi è un complesso architettonico-monumentale di eccezionale impatto visivo, nonché uno dei castelli toscani meglio conservati e preservati, anche se frutto di numerose trasformazioni avvenute nei secoli. E’ situato in Valdichiana su un’altura (m 363 s.l.m.) della frazione di Montecchio, nella parte sud-orientale del comune di Castiglion Fiorentino. La posizione centrale rispetto ai più importanti tratti stradali dell’area fa ipotizzare la nascita del castello dovuta alle necessità di controllo degli itinerari che collegavano Arezzo con Cortona, la Valle di Chio e l’ampia zona paludosa della Chiana. Intorno al 1384, il castello cadde nelle mani del celebre capitano di ventura inglese Sir John Hawkwood, da noi meglio conosciuto come Giovanni Acuto. Solo dopo l’unificazione italiana il castello passò nelle mani di un nuovo proprietario, il banchiere Giacomo Servadio, che lo restaurò e coronò di merli la cinta muraria. Nel 1890 divenne proprietà della famiglia Budini Gattai e, infine, nel 1979, dell’attuale proprietaria, sig.ra Orietta Floridi Viterbini, che ha promosso gli ultimi interventi di restauro e i recenti scavi archeologici. Gli scavi archeologici iniziati nel 2006, hanno permesso di ricostruire la storia del sito lungo i secoli e di recuperare i resti delle strutture riferibili alle casette dei contadini che hanno qui abitato, almeno a partire dai primissimi anni del XIII secolo. Alcuni di questi ambienti messi in luce durante gli scavi archeologici sono tutt'ora visibili grazie ad un recupero edilizio. All'interno si conservano vari reperti provenienti dagli scavi stessi, che testimoniano la vita quotidiana degli abitanti del castello nel periodo medievale e moderno. La riqualificazione di questi ambienti, coperti con un giardino pensile, permette al visitatore di godere ancora della visione “romantica” di Montecchio e, allo stesso tempo, di scoprirne la sua secolare storia.