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year 2025
Report Attività 2019-2025
Carissimi Soci,
quanto segue costituisce una sintesi delle attività svolte in questi anni ed in quanto tale vuole essere uno strumento per favorire la conoscenza di ADSI da parte di tutti Voi ed in particolare di coloro che si candidano, o candideranno, per la prima volta al direttivo nazionale o a quelli regionali. Credo infatti che possiamo essere tutti d’accordo nell’affermare che per prendere decisioni e tracciare linee, visioni, che delineano il futuro sia essenziale partire dalla conoscenza di ciò che è stato fatto, delle strategie sviluppate e del contesto in cui questo è avvenuto consapevoli, anche, delle limitate risorse economiche della nostra Associazione rispetto quanto potrebbe, vorrebbe e dovrebbe realizzare.
Uno dei risultati più importanti che abbiamo ottenuto, ma che va ulteriormente consolidato, è stato quello di passare da Associazione che difende degli interessi particolari ad Associazione che difende il patrimonio culturale, anzi il patrimonio della Nazione per usare la definizione che ne dà la Costituzione italiana all’art.9, e che nella sua azione si richiama all’art. 118 che definisce il principio di sussidiarietà.
Questa è una chiave di volta fondamentale – peraltro ripresa in termini diversi agli artt. 6 e 101 del testo unico dei beni culturali - e che va continuamente ribadita. L’unica probabilmente che nell’attuale contesto ci può consentire di ottenere risultati.
In questo ha avuto, ha ed avrà in futuro un ruolo imprescindibile l’Osservatorio sul patrimonio culturale privato che ci ha consentito, per esempio, di dare localizzazione geografica ed una quantità a dei beni di cui nessuno osa mettere in dubbio la qualità, ma nessuno sapeva dove e come erano distribuiti, quale economia e valore sociale generassero e quindi il loro potenziale nell’auspicata strategia di sviluppo del patrimonio culturale ovverosia di quei beni che più di ogni altro rappresentano l’identità
dei territori di cui tutte le forze politiche, con termini diversi, sottolineano l’importanza. Una ricerca che evidenzia il valore della rete delle dimore storiche – molto più rilevante di quello dei singoli Soci – e lo aggrega con dati relativi al patrimonio immobiliare (per esempio le sue caratteristiche di natura catastale) e la produzione agricola ottenendo informazioni e risultati originali che aprono a nuove letture e prospettive.
La comunicazione di questi dati e di tutte, tante, iniziative dell’Associazione, alcune proposte per la prima volta in questi anni, sono state la base della strategia di advocacy - quindi di supporto attivo e promozione di una causa presso la pubblica opinione e i pubblici decisori - definita con Utopia e che è molto più della semplice somma dell’azione di lobbying parlamentare con quella di comunicazione.
Una strategia messa in campo per la prima volta e che ritengo sia fondamentale proseguire per consolidare quanto fatto ed ottenere
risultati duraturi nel tempo.
Uno dei valori più rilevanti della nostra Associazione – ciò che peraltro la rende unica nel panorama italiano - è quello di essere una realtà nazionale con rappresentanze in ogni regione ed uno dei più importanti membri dell’European Historic Houses.
Tra i grandi sforzi di questi anni c’è stato quello di migliorare la comunicazione interna per dare ai soci ed ai diversi direttivi una più facile e diretta comprensione di quanto avveniva nelle altre regioni, a livello nazionale ed europeo. Anche qui c’è ancora molto da lavorare, ma crediamo di aver fatto significativi passi avanti grazie anche ad un migliore utilizzo delle tecnologie attuali ed al rinnovamento dei nostri siti internet, del gestionale e della creazione dell’area riservata per i Soci.
Strumenti che ci consentono anche l’ordinata archiviazione delle informazioni ed il loro utilizzo nel tempo. Sono per esempio sempre accessibili – e sappiamo che vengono continuamente guardati – i convegni ed i webinar la cui rilevanza in termini di continuo aggiornamento di tutti credo siano palesi, i bollettini relativi a bandi e finanziamenti, etc.
Come detto all’inizio questo documento è ben lungi dall’essere esaustivo, ma confidiamo che possa essere di stimolo per porre domande e sviluppare nuove idee che, considerando quanto è già stato realizzato possa consentirci di individuare con maggiore velocità ed efficienza ulteriori linee di sviluppo per un’Associazione che, sono convinto grazie alle esperienze maturate, potrebbe velocemente assurgere a ben altra visibilità
ed influenza se ci fosse una maggiore consapevolezza del suo valore da parte dei direttivi e, con essa, una maggiore volontà di impegnarsi con quella costanza, professionalità ed entusiasmo che sole potrebbero far diventare ADSI una realtà in grado di condizionare lo sviluppo del Paese - come già altri fanno - quantomeno nelle aree interne che non hanno altre risorse non delocalizzabili al di fuori del patrimonio culturale, di quello immobiliare e dell’agricoltura.
GRAZIE!
Giacomo di Thiene