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anno 2021
Recovery, 300 mln per la valorizzazione dei parchi e dei giardini storici
Segnaliamo che sul sito del MiC è stato pubblicato il seguente comunicato stampa di
interesse (QUI il
link): Recovery,
300 mln per la valorizzazione dei parchi e dei giardini storici Tra le
eccellenze del nostro patrimonio culturale che saranno valorizzate dai fondi
previsti dal Piano di rilancio e resilienza Next Generation Eu ci sono anche i
parchi e i giardini storici. L'intervento prevedrà l’investimento di 300
milioni di euro all’interno del capitolo da 2,7 miliardi destinati alla
valorizzazione dei borghi, sicurezza sismica, patrimonio culturale, rurale e
religioso. Nel progetto messo in campo dal Ministero della Cultura guidato da
Dario Franceschini - che ha ricordato come “ora più che mai la cultura ha un
ruolo centrale nel costruire un’Europa che torna a crescere in maniera più
giusta, verde e digitale” - c’è la rigenerazione di circa 110 siti. Il piano
prevede il restauro e la valorizzazione oltreché l’integrazione del censimento
già esistente e la conseguente digitalizzazione dei beni culturali che sono
all’interno di parchi e giardini. Sarà, quindi, migliorata la fruizione degli
spazi, realizzati interventi di restauro sulle componenti architettoniche e
monumentali oltre che la messa in sicurezza di aree recintate, cancelli
d'ingresso, sistemi di videosorveglianza di questi luoghi naturalistici dal
grande valore storico.
Di
particolare valore ed interesse, tra le altre iniziative, sarà poi lo sviluppo
di quella che dovrà diventare una figura cardine della gestione futura dei
parchi e dei giardini storici: il “giardiniere d’arte”. Si prevede, quindi, il
futuro riconoscimento di una qualifica specifica per questa figura, che dovrà
avere competenze specialistiche e interdisciplinari (storia del paesaggio,
giardinaggio, fitopatologia, botanica, agronomia, ecc.), padroneggiando le
tecniche, i materiali e le modalità di messa a dimora, cura, prevenzione e
rigenerazione degli elementi vegetali di cui sono composti. Il “giardiniere
d’arte” potrà, così, diventare un professionista che rafforzerà le capacità e
le competenze nella gestione e manutenzione delle aree verdi di valore storico
e culturale, supportando le amministrazioni locali nella gestione delle
problematiche di conservazione di questi beni e colmando la mancanza di
competenze specialistiche in questo ambito così importante e che ha
rappresentato un’eccellenza nella nostra storia, conosciuto in tutto il mondo:
il giardino all’italiana.
La
novità del possibile riconoscimento della figura del “giardiniere d’arte”