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anno 2021
Consiglio dei Ministri - Nuovo scostamento per Sostegni-bis e approvazione Documento di Economia e Finanza
Segnaliamo che, il Consiglio dei Ministri riunitosi giovedì 15 aprile, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2021, nonché la Relazione al Parlamento da presentare alle Camere ai fini dell'autorizzazione ad un nuovo scostamento di bilancio. Con la relazione, il Governo richiede quindi l'autorizzazione al Parlamento al ricorso all’indebitamento per l'anno 2021 di 40 miliardi di euro e di circa 6 miliardi di euro medi annui per il periodo 2022-2033, principalmente finalizzati a finanziare spese per investimenti pubblici. QUI il relativo comunicato stampa. In allegato invece il Documento di economia e finanza, nonché la relazione al Parlamento e la nota metodologica allegata alla sezione II sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali. Le risorse aggiuntive a valere sul 2021 (40 miliardi di euro) saranno utilizzate per un nuovo provvedimento di sostegno all’economia e alle imprese (c.d. Sostegni-bis), in particolare per sostenere i lavoratori autonomi e le imprese più colpite dalle restrizioni adottate per contenere il contagio. Il prossimo provvedimento, inoltre, destinerà risorse al rafforzamento della resilienza delle aziende più colpite, a misure per garantire la disponibilità di credito e per sostenere la patrimonializzazione delle imprese. Le risorse a valere sul periodo 2022-2033 (6 miliardi di euro) saranno utilizzate per definire un ulteriore insieme di interventi dedicati essenzialmente agli investimenti complementari al PNRR, che il governo considera centrali per dare impulso alla crescita economica dei prossimi anni. Considerata la natura degli interventi programmati, il quadro macroeconomico complessivo previsto dal Documento di economia e finanza 2021 prevede che nel 2021 la crescita del PIL programmatico arriverà al 4,5%. Nel 2022 il PIL crescerà del 4,8%, per poi crescere del 2,6% nel 2023 e dell’1,8% nel 2024. Considerando la nuova richiesta di autorizzazione all’indebitamento approvata e quanto già autorizzato in precedenza, il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è stimato all’11,8% nel 2021, un livello elevato dovuto alle misure di sostegno all’economia e alla caduta del PIL. Il rapporto deficit/PIL scenderà al 5,9% nel 2022, al 4,3% nel 2023 e al 3,4% nel 2024. Nel 2025 il rapporto tornerà sotto il 3%. Il nuovo livello del debito pubblico è stimato al 159,8% del PIL nel 2021, per poi diminuire al 156,3% nel 2022, al 155% nel 2023 e al 152,7% nel 2024.