XV Giornata Nazionale A.D.S.I. - 25 maggio 2025 - Abruzzo
year 2025
Dal 25-05-2025
Descrizione
In occasione della XV Giornata Nazionale ADSI 2025 sarà possibile visitare gratuitamente il piano terra e il cortile.
Orario visite10-13 e 14.30-17.30
Dimora
San Basilio ha una storia antica, con diversi usi nel tempo: convento prima, scuola dell’avviamento poi, e in seguito sede della scuola media “Dante Alighieri”. Nel 1993 l’Università ha stipulato una convenzione con il Comune per l’utilizzo della struttura a fini istituzionali. Negli anni 2005-2006 il professor Luigi Zordan, direttore del Dipartimento di Architettura e urbanistica dell’Ateneo aquilano e i suoi collaboratori elaborarono un progetto di fattibilità per la trasformazione dell’edificio in Centro congressi. La struttura, a seguito di lavori di recupero architettonico e successivo adeguamento durati due anni, è stata poi dedicata alla memoria del compianto docente. Oggi resiste anche la natura religiosa del complesso nell’area occupata dal Monastero delle monache Celestiniane. A dividere le religiose dai locali dell’Università c’è un chiostro, cui non è possibile accedere per ovvi motivi di riservatezza che si devono rispettare nei confronti delle religiose, suore di clausura. Entrando nell’edificio, in piazza san Basilio, si incontra la Sala Convegni ricca di stucchi e decorazioni seicentesche. Durante i lavori di restauro post sisma 2009 sono state fatte molte scoperte anche negli altri ambienti del convento come alcuni affreschi raffiguranti una Madonna e un Cristo databile al secondo decennio del’ 500, attribuito a Francesco da Montereale o alla sua scuola. Nel corridoio, un altro ritrovamento: una lunetta al di sopra di una porta, con angioletti e la Maddalena. Ma la scoperta artistica più incredibile, fatta dai muratori durante i lavori di consolidamento della volta, è stata nell’area dell’attuale Monastero: un affresco raffigurante la Crocefissione, ben conservato, ma nascosto fino al momento dell’intervento post sisma. Si tratta di un’opera di fine ‘300, di un metro per un metro. Tornando a parlare dell’intero edificio, è ampio, possente, ha un piano ammezzato, e un primo piano. Nel mezzanino è stata recuperata una stanza, in stile barocco, i cui stucchi erano stati totalmente artefatti, che oggi è tornata a colori più tenui, divenendo luogo luminoso e gradevole.