XV Giornata Nazionale A.D.S.I. - 25 maggio 2025 - Lombardia
year 2025
Dal 25-05-2025
Descrizione
In occasione della Giornata Nazionale ADSI e in particolare di Cortili Aperti a Milano, il 25 maggio saranno eccezionalmente visitabili con ingresso libero e gratuito alcuni cortili delle più belle dimore storiche private della zona di via Cappuccio e dintorni. Il cortile di Palazzo Borromeo sarà aperto dalle ore 10 alle ore 18. Per chi volesse fissare una visita guidata, facoltativa e a pagamento, utilizzare questo link:
Dimora: PALAZZO BORROMEO
Palazzo Borromeo, sito nella piazza omonima, risultò semidistrutto in seguito ai bombardamenti alleati nel 1943; costituiva tuttavia, nel XV secolo, una delle dimore più ricche e sontuose della città di Milano e le decorazioni a fresco delle sue sale costituirono per molto tempo un punto di riferimento per gli altri palazzi cittadini. Gli artefici dell’edificazione del palazzo furono Giovanni Borromeo e suo nipote Vitaliano I (1391ca - 1449) che alla morte dello zio ne ereditò la carica divenendo tesoriere ducale e uno degli uomini più in vista della corte milanese, al punto di divenire intimo cortigiano del duca Filippo Maria Visconti che nel 1445 lo elevò al rango comitale. Dei fasti della dimora, centro nevralgico degli interessi familiari, rimangono ancor oggi alcune testimonianze significative: in particolare la Stanza dei Giochi, l’unica rimasta intatta. Il portale dell’edificio è inquadrato da una sottile cornice in marmo e in origine questa parte della facciata doveva con ogni probabilità ospitare degli affreschi. Oltrepassato il portale e superato il primo androne si arriva nel cortile d’onore, porticato su tre lati, mentre la parete di sinistra non porticata è fittamente decorata con il motto di casa Borromeo, il latino “Humilitas”, coronato, e rappresentazioni fitomorfe. Le finestre in cotto ad arco acuto sono decorate nella parte bassa dal motivo del morso, anch’esso elemento dello stemma di casa Borromeo. Al di là di questa parete si trova la Sala dei Giochi con i famosi affreschi, eseguiti probabilmente tra il 1445 e il 1450 da un anonimo maestro vicino allo stile di Pisanello, Masolino o Michelino da Besozzo. Allo stesso maestro è attribuibile anche l’affresco con la “Raccolta delle melagrane” strappato dopo i bombardamenti e conservato assieme ad altri lacerti nella Rocca di Angera. L’edificio è ubicato di fronte alla medievale Chiesa di Santa Maria Podone, che i Borromeo considerarono sempre come la chiesa di famiglia, e che tutt’oggi accoglie i visitatori con una sobria facciata in mattoni e un portale incorniciato da un arco ogivale in marmo di Candoglia e marmo rosso di Verona, alla cui sommità permane un cammello accovacciato in una cesta, a simboleggiare la pazienza, e che costituisce un’altra delle imprese di casa Borromeo.